Molti impegni hanno trattenuto gran parte del mio tempo per cui, non ho potuto prendere in mano altre recensioni ma quanto meno, cercherò di ritagliarmi un angolino da dedicarci.
Ringrazio per aver postato questo progetto come sempre merita di essere detto.
"Per essere un amante focoso, bisogna essere altruisti, il piacere del tuo amore deve diventare il tuo ma allo stesso tempo devi essere anche un po’ egoista perché se si ha bisogno di qualcuno come si ha le necessità di respirare allora il desiderio diventa amore."
Nel disegno della trama, possiamo inquadrare che il tutto parte come un capriccio, una singola pretesa. Si parte come un gioco di passione e desiderio ma privo di sentimento.
Una ripicca fra adolescenti, una scappatoia alle cotte dei giovincelli della scuola che stravedono per i ragazzi dal bel aspetto e dai modi gentili ma quando poi ti rendi conto della differenza fra desiderio e sentimento come puoi uscirne?
Questo capita a Miki, ha iniziato quel semplice gioco per salvare Udou dal sentimento ma in realtà quello che ci è finito a capofitto e stato lui stesso.
Non ha importanza di quanti corpi estranei possa toccare per scacciare quel tocco caldo dell'altro. Non può fare a meno di rimandare la mente a quel momento, quando ha toccato il paradiso con un dito, quando la pace si era manifestata attraverso i loro corpi e i respiri condivisi.
(Questa sera mi sono destreggiata in una recensione più filosofica, spero possa piacere comunque anche sotto questo punto di vista.) Parlando invece nella presentazione di questi due fantastici protagonisti, potrei definirli in un unico aggettivo "magneti": con una carica positiva per quanto riguarda Udou con il suo carattere impostato, diligente mentre altrettanta negativa è l'influenza da donnaiolo che elogia intorno al caro Miki, apprezzato anch'esso ma con poca serietà per i sentimenti.
Ammetto che quando questi due giovincelli nascondono le loro vere emozioni dagli sguardi altrui, porta con se un senso di unicità e segretezza. Qualcosa di prezioso che va condiviso solo con una persona tanto meritevole e amata
Per quanto la storia si concentra in tre semplici capitoli, per niente noiosi e molto diretti; non sono mancate di certo le divergenze, che rilevano l'intensità dei sentimenti che provano entrambi ma sopratutto quando si trovano davanti persone indesiderate e a detta da me "repellenti".
Fortunatamente, nella sua complessità, si riesce a trovare sempre una soluzione il che è un bene per la gioia del mio cuoricino.
Per quanto riguarda la seconda coppia, in cui invece racchiude solo un singolo capitoletto, è capeggiata da due giocatori di baseball.
Ichigaya si presenta come una persona determinata ma scarsamente bravo in quest'ultimo sport o almeno non quanto Kuzumi, al suo contrario ben più allenato e sempre d'aiuto alla propria squadra o almeno così viene proiettata la sua immagine perché poi la realtà è ben più diversa da quello che mostra e nel quale, le sue condizioni portano a Ichigaya la forza per impegnarsi ancora di più non solo per la sua passione, ma anche per la persona che non ha più la possibilità di dedicarsi al suo sogno più grande.
Infine, nell'ultimo capitolo, la coppia è inserita in un contesto un pochino più professionale per il carattere che presenta Oomura veramente severo con i propri colleghi di lavoro dove ne è a capo finché il suo carattere impassibile finisce per essere scalfito da un animo molto più vivace e tremendo chiamato Tamachi grazie al proprio paio di occhiali rotti a causa sua.
La conclusione viene lasciata in sospeso anche se, si può ben immaginare come potesse finire la storia tra i due.
Quindi, facendo il resoconto del tutto: ci siamo incappati in tre diverse coppie standard anche se l'ultime due hanno avuto solo uno sviluppo meno dettagliato rispetto alla prima, nel quale si inseriscono sopratutto come cornice ma non hanno di certo un valore minore.
Invece per i disegni non ho niente di particolare da dire. Sono semplici, puliti e chiari, cosa che apprezzo sempre a livello visivo.